LE PAROLE, I GIORNI
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Vita accidentale di un apatico

Maria Flavia Vanni

Storia di un giallista mediocre per scelta, determinato a nascondere il proprio genio al mondo e crogiolarsi nell’ignavia quotidiana. Un ex compagno di università ,  scrittore  sua volta, onorato e accolto nell’olimpo dei venerabili, il solo a conoscenza delle sue reali capacità, decide di sequestrarlo all’interno della sua casa, determinato a servirsi delle sue doti letterarie e colmare il vuoto creativo che lo affligge, costringendolo a scrivere al suo posto il capolavoro che manca per coronare la sua carriera. Ma l’imprevista passione per le armi del pigro si rivelerà determinante….


Morire senza civiltà

Italo

L’eroe solitario della storia vive in provincia, vendendo qualche articolo per la cronaca locale; in realtà non è tanto solitario, riuscendo a radunare intorno ai suoi fumetti, passione giovanile, una sorta di cenacolo di personaggi<, con disarmante semplicità, delinea nelle sue tavole i caratteri della società possibile, in cui la parola civiltà abbia ancora un significato.


Killinger è diversamente vivo

Mauro Bracali

Sul muro di pietra di un modesto cimitero di compagna, ho apposto una piccola lapida senza noma né date. Soltanto un epitaffio “Kllinger è diversamente vivo”. Non c’è tomba, perché le sue ceneri volarono nel vento. Non “Dillinger”, perché non volesti usurpare quel nome, ma solo emularlo. Ora vivrai in eterno fra i giusti, perché fosti sì un gangster, ma togliesti vite e denari per passione, solo a malvagi e pezzi di merda, delinquenti veri che irridevano dai teleschermi le loro vittime.

Ma non ci rivedremo in paradiso, Killinger, perché io, invece, uccido per soldi. E la taglia che “quelli” misero sulla tua testa era troppo alta per poterla rifiutare.

Addio, maestro.


Memorie di una dannazione

Sara Marzullo

Il giovane artista M vive uno stato di insoddisfazione di cui non distingue i contorni fino a quando il malessere non diventa prostrante angoscia.

Solo là comprende quale sia causa: il successo di un compagno di accademia, Theodor, amato ed elogiato per talento e umiltà. Un nemico di nessuno che lo (……?) ad un ossessivo odio fino alla prodezza di essere disposto a tutto pur di vedere il suo desiderio che egli scompaia (…?). Così avviene e M inizia ad ottenere tutto ciò che desidera, fino al più recondito dei suoi desideri. Inizia qui il viaggio verso il fondo d’abiezione, dal successo ad un’ansia patologica. Quale forza agisce per M? Pagherà mai il conto che c’è da pagare? E’ lui il colpevole della morte di Theodor? Una dannazione, un fatto che solo un ultimo terribile atto potrà sciogliere.




il backstage

illustrazione di Beppe Giacobbe

17/18 Aprile 2009, Poggibonsi