LE PAROLE, I GIORNI
Le parole della scienza, la scienza delle parole ♦http://www.leparoleigiorni.it/

E’ la nuova libertà

Mauro Bracali

A quei tempi a donne e bambine era ancora consentito giocare: potevano correre e saltare nei prati, addirittura ballare e cantare. Era consuetudine vederle in abitini colorati e sgargianti, magliette a strisce, pantaloni attillati, gonne corte, calzini e scarpette da ginnastica. Insieme persino ai maschietti. Poi – non ci si ricorda bene quando come- e perché – sono iniziate le censure, le ritorsioni, i divieti, le minacce. Già nei parchi, presidiati dalle ronde, erano stati proibiti raduni di più di tre persone. Dopo similmente ai deprecati usi islamici, hanno prima suggerito e quindi imposto veli, intanto sui capelli, poi più giù. Sulle spiagge stesse non è consigliabile che le donne si mostrino in costume da bagno, seppure intero. Già circolano voci di ragazze malmenate perché in bikini, frustrate perché in topless. E’ la nuova libertà dell’anima, dicono.


Pensieri e parole delle mamme

Debora Pinzuti

Smileville è un piccolo paese di provincia dove tutti si conoscono ma difficilmente vi sono forti legami di amicizia. Tutto cambiò quando venne istituito un grazioso corso di cucina e le madri parteciparono insieme alle figlie divertendosi fra i fornelli. Col tempo migliorarono lo splendido rapporto con le figlie e iniziarono a condividere non solo amicizia ma anche complici esperienze di vita.

Anche fra le madri venne a crearsi un forte legame d’affetto e condivisione, che mai avrebbero pensato di scoprire in un corso di cucina. Questo libro, scritto in forma di diario, descrive con discorsi semplici e brillanti queste esperienze, in un insieme di buffi episodi, emozionanti avventure e avvincenti aneddoti… e se a scriverlo inoltre invece delle figlie, fossero proprio le madri?

Scoprite questa novità tuffandovi in un appassionante lettura.


Questione genetica

Alessandra Manfredi

Dal ginecologo, prima di un’ecografia, tre giovani donne alla prima gravidanza, contravvenendo al silenzioso imbarazzo che si conviene tra sconosciuti, diventano inseparabili amiche. Sollevano a mariti dall’incarico gravoso di seguirla nella scelta dei corredini e questo permette loro di comprare, con tutta libertà, tanti vestitini per i nascituri. Quanti vestiti coordinati per loro neo-mamme: hanno deciso, dovranno somigliarsi in tutto e per tutto. Poi scrivono pagine e pagine di diario, immaginandosi a passeggio in compagnia di creature tali e quali a loro…e sorridono compiaciute.

Il parto le convoca insieme, dopo qualche ora, tre pianti, di tre bambine, bimbe bellissime, “tutte il loro papà”!


Il diario di Emy

Emy scrive un diario dove c’è scritta la sua vita. E’ triste per le storie d’amore rotte.

(senza firma)


Madri, figli e dintorni

Erica Gagliardi

Quattro donne si ritrovano madri senza un compagno, si incontrano al corso pre-parto e diventano amiche; decidono di andare a vivere insieme e crescere i loro figli come una grande famiglia. Tra delle donne partoriscono femmine, la quarta un maschio, Tommaso. Dopo qualche anno, la madre di Tommaso di andarsene, apparentemente per lavoro. Una ventina di anni dopo, alla morte di una delle tre madri rimaste nella casa, Tommaso e sua madre ritornano: ed è allora che inizia da parte del giovane un viaggio nella memoria per capire se la madre sia davvero andata via di sua volontà dalla casa e perché non abbia più avuto rapporti con le altre fino a quel momento. Un romanzo per capire quanto difficile sia il rapporto tra madri e figli.


Il paese del sorriso

Lisi Asia (7anni)

C’era un paese dove tutti

erano felici ed erano così

allegri che anche i loro vestiti.

Sotto il sole cocente,

sembravano sorridere!

I figli, per mano alle madri, e vestiti come loro.

Sorridevano anch’essi.

Ogni cosa laggiù

sembrava essere felice.

Perfino la goccia rugiada

che pendeva dallo stelo

era una bocca sorridente.


Un mondo in A

Adele

Arturo vive in un mondo tutto al femminile.

Una madre che ha lasciato un marito molesto e irresponsabile; una zia che passa con bravura da acrobata da un’illusione a una delusione d’amore; l’amica più cara di sua madre, stabilmente precaria, che organizza un movimento di resistenza etica disarmata; una sorella maggiore che è stata la prima e l’unica della sua scuola ad aver preso il cinque in condotta. Una vita agitata, euforica, confusa, in cui si insinua l’ombra di un bizzarro mistero e anche la consapevolezza del protagonista che non il suo piccolo cosmo soltanto ma il mondo, per rigenerarsi, dovrebbe essere sempre di più un mondo al femminile, un mondo in A.










il backstage

illustrazione di Beppe Giacobbe

17/18 Aprile 2009, Poggibonsi